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Come Iniziare a Dipingere con gli Accquerelli

L’acquerello è ormai la mia tecnica preferita, soprattutto per la velocità con cui si stende il colore.
In paragone, per colorare un disegno delle stesse dimensioni con le matite colorate, penso che ci vorrebbe il doppio di tempo.
Cercherò di essere breve, e scrivere le cose essenziali.

La carta

Ne esistono di varie grane, e la scelta va effettuata in base al tipo di disegno, e a quanto deve essere particolareggiato. Il diverso grado di granulosità consente effetti differenti.

La carta a grana fine consente finiture minuziose e precise; quella a grana grossa permette velature con passaggi di colore più corposi.

I colori

Sia che siano in tubetto, o a cubetti, devono essere di buona qualità. È importantissimo, perché non si riuscirebbe ad ottenere il risultato voluto.

I pigmenti si devono sciogliere nell’acqua e depositarsi sul foglio, lasciando la grana in trasparenza, per questo, se non sono ottimi, si rischia di avere l’effetto tempera.

La trasparenza, la delicata armonia dei sottili strati di colore, le zone luminose più chiare ottenute lasciando trasparire il fondo bianco della carta, sono le caratteristiche della pittura ad acquerello.

Cosa sapere

Gli errori non possono essere corretti dipingendovi sopra, come ad esempio nella pittura ad olio, o cancellati come nel disegno a matita, per questo un disegno ad acquerello richiede la massima precisione.

È anche per questo che mi piace molto, è come una sfida… non si può sbagliare, perché non si torna indietro.

È molto importante, quindi, partire da un disegno preciso ben delineato a matita, nel quale vanno definite le zone di ombra con un tratteggio più fitto, e le zone di luce lasciando la carta bianca. Il disegno deve essere minuzioso ed è sbagliato pensare di risolvere certi particolari nella fase di coloritura.

La base su cui dipingere deve essere precisa e dare modo al pittore, nella fase di coloritura, di dedicarsi unicamente al colore, agli accostamenti, ai chiari e scuri.

Chi dipinge ad acquerello deve lavorare scuro su chiaro e mai chiaro su scuro come invece può fare chi dipinge a olio.

Il numero di strati sovrapponibili non dovrebbe essere superiore a tre, poiché il risultato finale rischia di avere un aspetto “sporco”.

Bisogna anche tener presente che, asciugando, i colori ad acquerello tendono a schiarirsi.

Il nero non va praticamente utilizzato, ma al suo posto si usa il “bistro”.
Il bistro è il “nero” pittorico, costruito dalla somma dei tre colori primari rosso+giallo+blu (si tratta di un marrone molto scuro) utilizzato al posto del nero che più che scurire sporcherebbe i colori.

Luca Menoni, esperto del fai da te e appassionato di lavori domestici, è l'autore dietro Menostorie.com, sito che è diventato un punto di riferimento per chi cerca consigli pratici e guide dettagliate su come affrontare le sfide quotidiane della casa. Con anni di esperienza alle spalle, Luca condivide le sue conoscenze su come eseguire lavori domestici in modo efficiente e offre anche preziosi consigli per i consumatori su come scegliere i migliori prodotti e servizi per la casa.

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