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Come Scegliere la Gomma per Disegno a Matita

Quando si parla di disegno a matita, spesso la gomma viene intesa come semplice strumento per apportare correzioni e la capacità di non ricorrere mai all’uso della gomma viene considerato come un grande pregio posseduto da un ritrattista.

Beh, non è proprio così. La gomma viene spesso usata, è vero non per apportare correzioni, ma più spesso per creare effetti che con le sole matite non si possono raggiungere. Spesso è possibile esagerare con i toni scuri di un disegno, forti del fatto che potremo poi usare una gomma pane per “prelevare” della grafite dal foglio in ogni momento.

È così possibile aggiungere leggere sfumature, dosare i chiaro-scuri in maniera precisa. Possiamo utilizzare la gomma classica ben pulita e tagliata in maniera opportuna. I suoi angoli, se la gomma è di buona qualità, sono in grado di cancellare sottili linee. Per il medesimo utilizzo è possibile ricorrere alle ormai note gomme-matita, dove la gomma risulta appunto contenuta in un fusto di legno, simile a quelli usati per contenere la grafite. Questo tipo di gomma presenta il vantaggio di poter essere temperata proprio come una classica matita, ottenendo una punta dallo spessore minimo.

Bisogna però stare attenti alla carta su cui vengono usate le gomme. Ho sperimentato che la gomma-matita, dalla consistenza piuttosto dura, può essere usata con profitto solo su alcune tipologie di carta, soprattutto ruvida. Ricordiamoci sempre che lo sfregamento della gomma rischia di far penetrare la grafite tra i pori della carta, rendendo impossibile talvolta ottenere un bianco pulito.
Se volete un’area del disegno particolarmente bianca, l’unico modo è “non sporcarla” mai con la grafite, perché difficilmente la gomma potrà far riaffiorare il bianco candido della carta una volta che la grafite è penetrata nel foglio. Recentemente sono stati resi disponibili dei fusti di gomma da utilizzare all’interno di un portagomma. Anche in questo caso è possibile temperare la punta (1) con un classico temperamatite o, aiutandosi con un coltellino o un “cutter”, tagliare la punta a scalpello (2) per poter cancellare linee sottili.
Un valido alleato, soprattutto quando si ha a che fare con la carta liscia, più soggetta ad essere rovinata dalle gomme dure, è la gomma pane. Ne esistono di diversa consistenza, ma più o meno tutte, una volta riscaldate tra le mani, sono in grado di assumere qualsiasi forma e possono quindi essere usate picchiettandole sulla carta per “prelevare” la grafite superficiale dal foglio. Un uso accorto della gomma pane permette di “destrutturare” aree caricate con diversi passaggi di grafite, ripristinando tonalità chiare dove in precedenza si siano aggiunti toni scuri.

Devo ammettere che personalmente faccio un largo uso della gomma pane, più di ogni altro tipo di gomma. Ho utilizzato gomme pane di diverse marche, in sintesi vi espongo le mie esperienze:

FABER-CASTELL: È decisamente un’ottima gomma pane, tra l’altro la Faber-Castell è una marca che vi consiglio anche per quanto riguarda le matite, sono davvero di ottima qualità. La pasta è particolarmente bianca e piuttosto morbida. Consiglio di utilizzarla principalmente picchiettandola sul foglio per asportare grafite. Quando risulta sporca, strappatela ripetutamente in tanti pezzetti e riassemblatela dandogli forma con le mani. È piuttosto economica, la trovate anche al supermercato.. con meno di 1,50€ potete avere una confezione con due gomme pane. Io di solito ogni gomma pane la taglio in quattro parti e uso una parte nuova per ogni disegno che faccio.

WINSOR & NEWTON: La Winsor & Newton è una marca molto conosciuta nel mondo dell’arte. La sua gomma pane è più dura delle altre e a prima vista questo potrebbe essere un inconveniente! Si fa un po’ fatica a darle forma e risulta asciutta.. Una volta strappata in più parti sembra difficile riassemblarla, e picchiettandola sulla carta asporta poca grafite.
Nonostante questo, è una delle mie preferite. Si, perché dopo un po’ di fatica, riscaldandola con le mani comincia a diventare morbida ed una volta ottenuta la forma desiderata (in genere io la modello “a taglio”) la mantiene facilmente. La sua relativa durezza fa sì che appoggiata sulla carta non si schiacci ma mantenga il taglio assegnato. Consiglio di usarla sfregandola sulla carta per creare linee bianche come nei capelli. Una volta sporcato il taglio, rimodellatela per ottenere una nuova superficie a taglio pulita. 🙂

CRETACOLOR: È di color grigio scuro e questo all’inizio mi ha un po’ spaventato. Nonostante ciò non macchia assolutamente la carta e come tipologia si presenta molto simile alla Faber-Castell: morbida, da usare picchittandola sul foglio e non sfregandola,

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Luca Menoni, esperto del fai da te e appassionato di lavori domestici, è l'autore dietro Menostorie.com, sito che è diventato un punto di riferimento per chi cerca consigli pratici e guide dettagliate su come affrontare le sfide quotidiane della casa. Con anni di esperienza alle spalle, Luca condivide le sue conoscenze su come eseguire lavori domestici in modo efficiente e offre anche preziosi consigli per i consumatori su come scegliere i migliori prodotti e servizi per la casa.

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