L’umidità di risalita è un problema molto sentito e di non semplice risoluzione. Si presenta in quelle abitazioni che non hanno adottato un sistema efficace di isolamento impermeabilizzante, sui muri di fondazione e sulle pareti della cantina.
Come distinguere la umidità di risalita sui muri da altri tipi di umidità ?
Esso sale dal pavimento per circa un metro, un metro e mezzo, se ci troviamo in una abitazione a piano terra con terrapieno, ovviamente se al piano di sotto vi è la cantina, la macchia umida sarà di 15 – 30 centimetri.
Come appare chiaro i muri, assorbono per capillarità l’acqua dal terreno proprio come un foglio assorbente potrebbe assorbire una goccia di acqua.
Una delle caratteristiche della umidità di risalita sui muri è la linea di deposito del sale, dal terreno migrano attraverso l’acqua , soluzioni saline che si depositano attraverso fioriture effluorescenti. Tali cristalli di cloruro e nitrato rigonfiano lo strato di malta o cemento che compone i muri di casa. In caso di intervento non è sufficiente rimuovere l’intonaco gonfiato e umido, occorre intervenire in profondità cioè dove l’acqua si deposita.
Occorre considerare che la stragrande maggioranza dei prodotti con cui sono costruiti i muri delle case
-cemento e malta
-pietre
-mattoni
-tegole
sono porose e raccolgono e trattengono acqua, per non parlare di telai o tondini di ferro che armano il cemento che inevitabilmente arrugginiscono.
Tra le cause della umidità di risalita sui muri, potrebbe essere l’acqua piovana che esternamente depositandosi, negli anni ha creato, un bacino di raccolta è come se i muri fossero una spugna, riportano in casa l’umidità attraverso la risalita.
Se la macchia di umidità è in prossimità di uno scarico esterno, tramite una prolunga di scarico allontaniamo il pluviale il più possibile dal perimetro di casa, magari verso il giardino o dentro lo scarico in un tombino di compensazione.
Le cause possono essere il degrado dei materiali che col passare degli anni hanno peggiorato le capacità meccaniche ma anche interventi strutturali sull’abitazione e o su garage e cantina.
Se la concentrazione di acqua assorbita è proprio sotto la casa la risalita è inevitabile, ciò porta umidità dalle fondazioni e dalla cantina, la situazione è più complessa e merita il sopralluogo di un tecnico esperto.
Tra le soluzioni e rimedi che possono essere più utili ricordiamo che l’umidità cresce e prolifera in assenza di ricircolo d’aria, proprio in quegli angoli della casa nascosti e coperti dai mobili. Raccomandiamo di areare i locali almeno un’ora al giorno e che insieme al riscaldamento tradizionale possono essere abbinati sistemi di areazione come ventilatori e deumidificatori. Questi distribuiranno la temperatura nei locali in maniera uniforme.
Dall’interno attraverso, perforazioni del muro, a distanza di circa 70-80 cm si inseriscono cannule che avranno il compito di areare dalla profondità e favorire l’asciugamento dei muri.
Esternamente è possibile effettuare carotaggi del terreno per capire dove si depositano le acque e magari con perforazioni in profondità o canali di deviazione dirottare verso l’esterno o verso il fondo l’acqua.
Anche un adeguato consolidamento del terreno aiuta a drenare l’acqua. fori nei muri per deumidificare
Altresì è possibile intervenire sia dall’esterno che dall’interno con dei fori al di sotto del segno di risalita, ad una distanza di circa 20 cm uno dall’altro e inserire delle sostanze idrorepellenti come la resina.
Questo intervento oltre che riempire la composizione di un muro che negli anni può aver perso compattezza, alleggerisce la porosità di cemento e mattoni evitando all’umidità di risalita di prendere il sopravvento. inserzione resina fai da te, anti umidità
Altro sistema per combattere l’umidità di risalita, guarda caso ideato e usato dal secolo scorso dai veneziani, è quello di rimuovere il perimetro del muro a contatto con la falda acquifera, circa un metro alla volta, inserendo oltre al cemento chimico uno strato di piombo. Siccome il lavoro è complesso e può compromettere la stabilità dell’intero edificio, tra un intervento e l’altro viene lasciato trascorrere del tempo, circa di sei mesi, affinché l’edificio si ristabilizzi.
Come è chiaro per l’intervento serve affidarsi a tecnici esperti e che in precedenza abbiano già effettuato interventi simili.
Luca Menoni, esperto del fai da te e appassionato di lavori domestici, è l'autore dietro Menostorie.com, sito che è diventato un punto di riferimento per chi cerca consigli pratici e guide dettagliate su come affrontare le sfide quotidiane della casa. Con anni di esperienza alle spalle, Luca condivide le sue conoscenze su come eseguire lavori domestici in modo efficiente e offre anche preziosi consigli per i consumatori su come scegliere i migliori prodotti e servizi per la casa.