Il leccio è una quercia sempreverde di terza grandezza, cioè le sue dimensioni variano dai 20 ai 25 metri. Il suo nome scientifico è quercus ilex ed è un arbusto molto longevo (può vivere anche fino a 1000 anni).
Risulta essere la specie rappresentativa della macchia mediterranea, dove costituisce la principale formazione climax. Sia in ambiente collinare che basale. Dal livello del mare può raggiungere anche quote elevate in ambienti soleggiati.
Presenta una chioma densa, prima ovoidale e poi appiattita con la corteccia grigia lucida quando l’esemplare è giovane che si screpola con l’avanzare degli anni.
A sempre la ghianda del leccio rappresenta una importantissima fonte di alimentazione per la fauna selvatica e per quella domestica nell’ambiente mediterraneo delle sclerofille ed il suo legno duro e resistente era la principale fonte energetica tradizionale in tale ambiente.
Si può coltivare su diversi terreni, tranne quelli particolarmente argillosi o con ristagni d’acqua. Sono preferibili aree interne su suoli calcarei e ben assolati per sopperire alle proprie esigenze di calore. Tenete conto del fatto che tollera l’aridità anche se moderatamente idrofilo.
Le foglie persistono per 2 o 3 anni e sono semplici, alterne e spesse. Presentano i margini dentati su cespugli, polloni e piante giovani, a difesa dal morso del bestiame.
Luca Menoni, esperto del fai da te e appassionato di lavori domestici, è l'autore dietro Menostorie.com, sito che è diventato un punto di riferimento per chi cerca consigli pratici e guide dettagliate su come affrontare le sfide quotidiane della casa. Con anni di esperienza alle spalle, Luca condivide le sue conoscenze su come eseguire lavori domestici in modo efficiente e offre anche preziosi consigli per i consumatori su come scegliere i migliori prodotti e servizi per la casa.