L’origano è un arbusto perenne della famiglia delle Labiatae. E’ coltivato spesso negli orti e nei giardini come pianta aromatica. Possiede un rizoma strisciante da cui si sviluppano i fusticini con foglioline ovali e allungate. I fiori, che si sviluppano in estate ed autunno, sono tubolari e formano dei piccoli mazzetti, riuniti in spighe bianco-rosate; caratteristiche sono anche le brattee, che spesso accompagnano la fioritura. Il fusto è alto 40-80 cm ed è piuttosto peloso, si arrossa verso la punta. I frutti sono capsule scure. E’ un’erba estremamente aromatica diffusa in tutta Europa ed in molte varietà, tuttavia solo nelle regioni meridionali riesce ad acquistare piena ricchezza di profumo e a farsi aroma perfetto.
DROGA: le foglioline e le sommità fiorite che si raccolgono in estate. Deve essere essicato in luogo ombroso e ventilato. Le piantine vengono raccolte e legate a mazzetti a testa in giù e fatte seccare all’ombra, in un ambiente a calore normale. Si deve evitare il sole che disperderebbe l’efficacia dell’olio contenuto.
Le piante devono poi essere battute per separare i fiori che si conservano in vasi di vetro.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: OLIO ESSENZIALE, TIMOLO, TERPINERE, CARVACROLO
PROPRIETA’ ED UTILIZZO: ha proprietà medicinali indiscutibili, contenute nelle sommità fiorite: CARMINATIVE, TONICHE, PURGATIVE, DIGESTIVE, ESPETTORANTI, SUDORIFERE e DISINFETTANTI. Per attenuare i sintomi del raffreddore si consiglia di effettuare suffumigi ponendo in una pentola di acua bollente un poco di origano e di Eucalipto. Ha proprietà ANTALGICHE, infatti, si può guarire rapidamente un torcicollo riscaldando dei fiori appena colti. Le sommità hanno parte della composizione dell’infuso detto acqua archibugiata; se ne può ottenere anche una bevanda dolce, aperitiva, digestiva.
AVVERTENZE: L’olio essenziale è usato in AROMATERAPIA, ma è tossico per uso cutaneo e delle mucose: quindi non va mai cosparso sulla pelle o bevuto puro. Data la caratteristica estremamente volatile dell’olio essenziale, si raccomanda di essicare velocemente le parti di origano destinate alla conservazione, così da non ridurne le virtù aromatiche e curative.
CURIOSITA’: Noto fin dall’antichità in relazione alle sue origini di pianta selvatica che cresce sulle montagne. L’origano ha avuto buon impiego nella cucina romana.
Il suo uso è continuato anche nei secoli successivi ma per lo più limitato alle regioni del Sud. In medicina veniva utilizzato grazie al suo profumo penetrante come disinfettante di ambienti durante le epidemie e bruciato in ampi bracieri insieme a timo e menta. La risalita dell’origano verso Nord è recente e, di fatto, coincide con la diffusione della pizza. E’ stato soprannominato erba acciuga, perchè è usato come aromatizzante nella preparazione della pasta di acciughe. E’ un’ erba simbolo del conforto. Una leggenda narra che le cicogne, per curarsi il mal di stomaco, consumavano dei rametti di Origano. Il suo aspetto delicato e soave lo lega all’universo femminile, coltivato dalle donne in passato come talismano o lenimento morale. Lo si regalava alle fanciulle che avevano subito una delusione d’amore perchè si riprendessero.
In CUCINA , è utilizzato per aromatizzare pietanze cotte o crude, formaggi, insalate di pomodori, pizze, per preservare il brodo, per conservare ortaggi sott’olio e sott’aceto, nelle salse e nei liquori digestivi.
Essiccato mantiene tutte le sue proprietà aromatiche ma va aggiunto a fine cottura.
Luca Menoni, esperto del fai da te e appassionato di lavori domestici, è l'autore dietro Menostorie.com, sito che è diventato un punto di riferimento per chi cerca consigli pratici e guide dettagliate su come affrontare le sfide quotidiane della casa. Con anni di esperienza alle spalle, Luca condivide le sue conoscenze su come eseguire lavori domestici in modo efficiente e offre anche preziosi consigli per i consumatori su come scegliere i migliori prodotti e servizi per la casa.