Risulta essere più opportuno utilizzare l’acqua calda o quella fredda per la lavastoviglie. Quale è il metodo più corretto ed efficacie per prendermi cura delle mie stoviglie? Quali sono i vantaggi di usare acqua a temperatura più alta? Sono gli interrogativi a cui spesso non troviamo risposta.
Iniziamo innanzitutto col dire che far funzionare questo elettrodomestico con acqua calda sanitaria ci consente di economizzare un bel po’ di energia elettrica. E non inciderà sui consumi il fatto che, essendo collegata all’acqua calda, la nostra lavastoviglie alla stessa temperatura effettuerà anche il risciacquo.
Questa operazione infatti non richiede grossi quantitativi di acqua e il vantaggio in termini di risparmio energetico rimane inalterato. Il fatto poi che il risciacquo avvenga ad una maggiore temperatura permette di rimuovere ulteriormente germi e i batteri presenti su piatti, bicchieri, pentole e posate.
Aspetto da non sottovalutare soprattutto quando nella lavastoviglie mettiamo oggetti sensibili come biberon o taglieri.
Usare l’acqua calda per la lavastoviglie può portare a risparmiare in bolletta energetica fino al 35% rispetto a quelle funzionanti ad acqua fredda. Si avranno ovviamente vantaggi più consistenti se l’acqua calda viene generata, ad esempio, attraverso pannelli solari.
Ma oltre al fattore legato all’efficienza energetica, dobbiamo tener presente che l’utilizzo della lavastoviglie con acqua calda ci permette anche di migliorare le perfomance. In che modo? Ci consente innanzitutto di effettuare cicli di lavaggio meno lunghi a parità di igiene e asciugatura; di ottenere migliori risultati in termini di pulizia delle stoviglie, di adoperare minori quantità di detersivo e, dulcis in fundo, si potrà dire “basta” agli odiosi detriti calcarei che intasano i nostri elettrodomestici costringendoci a dover ricorrere all’assistenza di tecnici specializzati.